Dolci Tipici
Amaretti
Gli amaretti sono dolci tipici della gastronomia modenese, che hanno mantenuto nel tempo le stesse caratteristiche di genuinità e semplicità , tipiche dei cibi fatti in casa. Gli amaretti sono dei biscotti la cui tradizione risale a ben più di cent'anni fa, hanno l'aspetto un po' rugoso e leggermente bombato. Si caratterizzano per un invitante sapore dolce-amaro e un delizioso profumo di mandorle e zucchero. Esteriormente sono ben cotti e friabili, ma all'interno nascondono un cuore morbido e fragrante. Gli ingredienti base degli amaretti sono mandorle dolci e amare, albume d'uovo montato a neve, zucchero o miele, però ogni famiglia o pasticciere conserva e tramanda una propria ricetta dove gli ingredienti o le modalità di preparazione possono leggermente variare.
Pare che i primi amaretti fossero originari di Spilamberto, un piccolo comune della provincia di Modena. Ogni famiglia aveva un proprio metodo di preparazione dell'impasto e questo portava a piccole diversità di gusto. La produzione commerciale degli amaretti cominciò verso la metà dell' 800 sempre a Spilamberto poi nei primi anni del 900 comparvero anche nei negozi modenesi.
Gli amaretti vengono citati anche nelle ricette ottocentesche di Ferdinando Cavazzoni, pasticcere di Casa Molza, una delle più prestigiose famiglie nobiliari di Modena.
Tradizionalmente gli amaretti concludono il pasto, accompagnati da un calice di vino bianco, oppure possono rallegrare la colazione o la merenda con una buona tazza di te. Per il loro sapore intenso ben si accompagnano al gusto delicato della panna montata, oppure possono essere gustati impreziosendoli con una goccia di aceto balsamico tradizionale di Modena.
Bensone & Tortelli
Il dolce tipico modenese più semplice e al tempo stesso più antico è il bensone. La sua ricetta è rimasta immutata nei secoli e ancora oggi si prepara come si faceva nel 1300, quando il 1 ° dicembre veniva offerto in dono alla corporazione dei fabbri e degli orafi, in occasione della festa del loro patrono. Il bensone non è altro che un impasto di farina, uova, burro, latte e miele che successivamente venne poi sostituito dallo zucchero. Questo impasto viene cotto in forno preriscaldato, per circa mezzora. La morte del bensone è inzupparlo in un bicchiere di Lambrusco e aspettare che la sua pasta dorata e morbida diventi viola.
Un altro dolce tipico, che risale addirittura all'epoca rinascimentale, sono i tortelli fritti o al forno che si distinguono per il connubio tra il dolce e il brusco del ripieno, fatto con marmellata, mostarda o sapore e c'è chi ci mette anche i pinoli. I tortelli fritti o al forno accompagnano allegramente il periodo delle feste natalizie.
Croccante
Nella tradizione modenese c'è anche il croccante, tipico dell'Appennino Modenese. Negli archivi storici di parrocchie ed abbazie si trovano notizie di questo dolce tipico, che si gustava già nel 1700 - 1800 in occasione di nascite, matrimoni ed altri eventi importanti per la comunità . Il croccante veniva preparato nei conventi, nelle canoniche e nelle case private, utilizzando i frutti tipici del posto: mandorle, noci e nocciole. Si fa caramellare lo zucchero a 180 ° e poi si aggiungono le mandorle pelate o le noci o le nocciole. Poi quando l'impasto è ancora caldo si livella con il mattarello e volendo si modella in forme diverse. La componente climatica è molto importante, infatti il caramello ha un unico nemico, l'umidità . Il clima freddo e asciutto dell'Appennino modenese permette di mantenere viva questa antica tradizione.
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